I sistemi elettronici sono sempre più importanti nella manutenzione dei veicoli commerciali

I sistemi elettronici sono sempre più importanti nella manutenzione dei veicoli commerciali
EuroTransportMedia

La manutenzione dei veicoli commerciali è profondamente cambiata in un’era dominata dai sistemi elettronici. I tecnici dell’assistenza sono ancora oggi esperti di motori, sistemi di freni, frizioni o idraulica. Solo che oggi non sono più solo meccanici, ma diventano meccatronici. Il nome di questa nuova figura professionale deriva dalla meccatronica, una combinazione di meccanica, elettrotecnica ed elettronica, unita alla tecnica di comando e della tecnologia dell’informazione. Per svolgere questa professione occorre possiede nozioni di idraulica, pneumatica e tecnica di comando.

In Italia è possibile ottenere questa qualifica presso alcune università. Le materie oggetto del corso sono matematica, matematica per l’ingegneria, ingegneria meccanica, termodinamica, meccanica dei fluidi, circuiti elettronici, teoria dei sistemi, elettronica, tecnologia delle comunicazioni, ingegneria dell’automazione, elaborazione digitale dei segnali. “Nelle sue funzioni principali, un moderno gruppo motore diesel non è molto cambiato rispetto al passato”, afferma Sven Reich. “È pur sempre un pistone che si muove all’interno un cilindro. Quando scende viene iniettato il diesel e quando risale avviene la combustione”, spiega il giovane meccatronico di Münsingen, nella regione della Schwäbische Alb. Grazie all’elettronica i motori funzionano in modo molto più efficiente. Il computer di bordo contiene tutti i dati relativi al funzionamento del motore. I sensori rilevano il numero di giri, la temperatura e la posizione del pedale del gas e trasmettono i valori corrispondenti al computer di bordo. Il computer calcola quindi la quantità di carburante da iniettare. Oppure, in fase di rilascio, interrompe l’alimentazione senza ripercussioni sulle prestazioni.

Veicoli commerciali: l’elettronica sostituisce la meccanica

“I sistemi elettronici sono molto importanti per quanto riguarda la sicurezza e il comfort di un veicolo industriale e hanno sostituito molte funzioni meccaniche”, spiega Reich. Si riferisce al cambio automatico, alla funzione Hill Hold, ai sistemi di mantenimento della corsia o al sistema di regolazione della distanza automatico. Sono passati i tempi in cui questi sistemi erano destinati solo ai veicoli di lusso e ora trovano impiego anche nei mezzi pesanti.

“Gli autocarri sono stati dei veri e propri precursori nei sistemi di sicurezza e del comfort”, sostiene Reich. Tutto viene controllato elettronicamente e questo da una parte semplifica il lavoro, ma dall’altra lo rende anche più monotono. Mentre una volta il meccanico ispezionava il veicolo con meticolosa cura per trovarne i difetti, oggi deve semplicemente collegare il computer e leggere i dati sullo schermo. Il meccatronico lavora ben poco con le mani. Una volta il cambio veniva smontato nell’officina, pulito e ne venivano sostituiti gli ingranaggi. Oggi invece viene semplicemente smontato e mandato dal produttore, che a sua volta provvederà a rispedirlo aggiustato. E il lavoro manuale oggi non solo è diventato più complesso, ma anche più caro. Dieci ore di lavoro di un meccatronico spesso costano di più di un nuovo cambio.

Tuttavia il lavoro manuale non è del tutto assente nella routine di un meccatronico. Questo vale soprattutto nel caso di veicoli in panne, osserva Sven Reich. A seconda della situazione, i tipi di intervento possono essere molto vari: da un guasto al pneumatico a un problema al motore. A volte si tratta addirittura di anomalie del sistema di raffreddamento. Quando un autocarro non parte, ma le ruote girano e possono essere sterzate, Reich provvede a trainare il veicolo, altrimenti chiama un carro attrezzi. Spesso nella riparazione provvisoria di piccoli componenti bisogna avere un po’ di creatività. Ci racconta ad esempio di un interruttore dell’impianto di ventilazione, che ha messo in cortocircuito per ottenere il segnale per la gestione del motore. Ha usato una collant per sostituire una cinghia di trazione.” Oggi una cinghia fa girare almeno tre ruote anche in un piccolo motore di un’autovettura”.