Fiat Scudo con Euro 5

Fiat Scudo con Euro 5
EuroTransportMedia/ Karl-Heinz Augustin

Nel 2012 è uscito il furgone Fiat Scudo con motorizzazione Euro 5. Il passaggio da Euro 4 a Euro 5 ha comportato qualche piccola modifica tecnica nei gruppi motore più e meno potenti. Nella gamma di potenza media, il motore 120 Multijet è stato addirittura rimpiazzato dal 130 Multijet.

Nell’ambito di un collaudo condotto dalla rivista “Trans Aktuell” nel 2012, il nuovo motore, più potente di 8 CV rispetto al suo predecessore, si rivela pronto a lavorare sodo. Durante il collaudo il furgone regala accelerazioni così potenti, che gli esperti si chiedono se il valore di coppia di 300 Nm indicato sul display non sia frutto di un errore di calcolo. Una coppia così potente rende confortevole anche la guida in autostrada. Una sesta marcia lunga assicura massimo comfort di guida anche nel traffico e in piano permette addirittura di fare sorpassi. La velocità del veicolo si ferma a 170 km/h non perché la potenza del motore non sia sufficiente, ma perché Fiat ha giustamente deciso di impostare un limite di velocità.

Fiat Scudo: consumi eccezionali

I valori di consumo rilevati durante il collaudo del 130 Multijet sono più che positivi. Anche se questo nuovo gruppo motore è più potente di 40 CV, il consumo medio non si discosta da quello del 90 Multijet. Con un consumo combinato di 6,8 litri, lo Scudo si collocava nella fascia di veicoli della concorrenza con una prestazioni simile.

Le curve in prima o seconda marcia richiedono un po’ di attenzione. La coppia basta a far girare le ruote anteriori a folle in caso di scarsa aderenza al fondo stradale. Lo Scudo , come altri veicoli a trazione anteriore, tende quindi a scivolare sull’asse anteriore,cosa che potrebbe avere conseguenze molto gravi se la strada è bagnata.

Sterzo un po’ difficile da manovrare

Lo sterzo di questo veicolo, che è stretto parente del Citroën Jumpy e del Peugeot Expert avrebbe potuto essere più leggero. Di conseguenza, secondo i collaudatori di “Trans Aktuell” a volte le manovre risultano faticose. Ciò è imputabile anche a una certa durezza del cambio. Gli esperti hanno fatto presente che durante il collaudo non è stato quasi mai possibile cambiare marcia in modo fluido e veloce. Anche quando i cambi marcia erano frequenti non riuscivano a stabilire un feeling con il cambio, e questo spesso li ha portati a inserire la marcia sbagliata: infatti spesso hanno cercato di mettere in moto il veicolo con la terza marcia innestata.

I collaudatori sono rimasti sorpresi degli specchietti: lo Scudo, infatti, è dotato di specchio retrovisore diviso in due parti, uno specchio normale regolabile e uno panoramico fisso. A secondo della corporatura del guidatore e della stazza del sedile viene a crearsi a causa della sovrapposizione di due specchi un punto morto. Per questo occorre controllare attentamente la posizione del sedile. Un’alternativa per ovviare a questo inconveniente sarebbe stato rendere regolabile lo specchio retrovisore panoramico per avere una vista completa ai lati del veicolo. Questa misura avrebbe permesso di aumentare la sicurezza nelle strade a più corsie.


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